Serie A: M’Baye Niang, il ‘fratello’ di Balotelli riappare per salvare l’Empoli
2024-02-22 07:42:06 Serie A: Confermato! Abbiamo tradotto per voi questo articolo dall’ottimo sito Marca:
Mario Balotelli era ancora un ragazzino quando, ancor prima di Moise Kean, Volevano “collocare” il suo primo erede: M’Baye Niang (Meulan-en-Yvelines, 19-12-1994). Condividevano demarcazione, stemma, colore della pelle e un fisico meraviglioso. Hanno condiviso la leadership anche a Milano -Questa stagione si sono incontrati di nuovo all’Adana Demirspor- in 21 partite.
“Balotelli è un grande giocatore. Io sono ancora giovane. Ho giocato solo 2 o 3 partite. Non posso essere Balotelli del Milan. “È troppo presto per dirlo” L’ex giocatore delle giovanili del Caen si è affrettato a confessare. Dicono infatti che una volta Adriano Galliani lo usò come messaggero dopo aver sorpreso Ballotelli a fumare di nascosto sul treno:“Niang, sei un bravo ragazzo, vai a dire al tuo amico Mario che si è guadagnato una punizione.”
Non posso essere Balotelli del Milan. E’ troppo presto per dirlo
Il fallimento uno contro uno con Víctor Valdés – ha sparato sul palo – negli ottavi di finale della Champions League 2012-2013 ha segnato la sua carriera in erba. Niang era determinato a seguire le orme di “Super Mario”. Piuttosto fuori… che dentro il ‘verde’. Ho iniziato a raccogliere l’attrezzatura -Negli ultimi 12 anni ha sfilato per Montpellier, Genoa, Watford, Torino, Rennes, Al-Ahli, Girondins, Auxerre, Adana Demirspor ed Empoli- e guadagnarsi la fama di “cattivo ragazzo”.
Il suo curriculum è lungo: È stato rimosso dalle file giovanili della nazionale francese per un anno per aver visitato una discotecaha postato sulle sue reti un video mentre faceva ‘balcone’, ha saltato il parto per andare a un ippodromo, è stato arrestato dalla polizia per guida senza patente, Due anni dopo si schiantò con la sua Ferrari contro un albero…Quest’ultimo episodio gli costò caro: È stato condannato a 18 mesi di prigione dopo aver ferito undici persone.
L’ultima estate, Il nazionale senegalese si è diretto in Turchia per ricongiungersi con il suo “fratello” Balotelli (così si chiamano) ad Adana Demirspor. Un’avventura che ha lasciato una nuova eccentricità -giocavano a chi avrebbe tirato il rigore usando sasso, carta e forbici- ma è finita prima del tempo. Dopo 20 partite e otto gol, Niang è tornato in Italia per giocare in prestito all’Empoli.
Il provvedimento, a priori disperato, dell’allora penultimo classificato in Serie A ha dato i suoi frutti. Il ‘pompiere’ Davide Nicola si è fidato di Niang e sta rispondendo: due gol consecutivi contro Salernitana (1-3) e Fiorentina (1-1) – ha regalato anche un assist – sono valsi quattro punti che permettere all’Empoli di sfuggire alla retrocessione. Ora è sedicesimo con due punti in più dell’Hellas Verona, prima squadra retrocessa in Serie B.
Tutto gli viene perdonato, finché alle 6:30 del mattino il suo SUV non si schianta nuovamente contro un’auto parcheggiata.. “Ci ha subito avvisato dell’accaduto. Fin dal suo arrivo ci ha avvisato che solitamente esce la mattina presto per pregare in gruppo”, ha giustificato il direttore sportivo dell’Empoli, Pietro Accardi.
Niang, per ora, vuole che si parli solo dei suoi obiettivi: “Ho cambiato tanto squadra perché non ho trovato l’ambiente ideale. Venire a gennaio non è facile, ma non è una scusa perché non abbiamo tempo. Posso portare esperienza, velocità e voglia. Mi piacciono le sfide, per questo ho detto subito sì. “Sono sicuro che, con il lavoro, possiamo salvarci.”
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