Serie A: Nicolussi Caviglia, l’ultimo bohémien del calcio

Serie A: Nicolussi Caviglia, l’ultimo bohémien del calcio

2024-02-08 18:03:26 Notizia fresca fresca direttamente dalle aride terre spagnole. Marca, sempre interessata al calcio di casa nostra, riporta quanto segue:

No c’è qualche dubbio su questo Hans Nicolussi Caviglia (Aosta, Italia, 2000) Si tratta di una ‘rara avis’ nel mondo del calcio. O perché non sono molti i giocatori interessati a quella cultura… o perché è uno dei pochi a riconoscerla. Lo ha fatto. Apertamente e apertamente. In un’interessante intervista a ‘La Repubblica’.

“I miei genitori mi hanno insegnato il valore della cultura prima che me ne appassionassi da solo,” si riferisce. “La letteratura e il cinema arricchiscono il tempo che non passi in campo, e forse una poesia può aiutarti nei momenti difficili”, aggiunge l’italiano.

La letteratura e il cinema arricchiscono il tempo che non trascorri sul campo da gioco, e forse una poesia può aiutarti nei momenti difficili

Hans Nicolussi Caviglia

Ha avuto del tempo fuori dal campo… e momenti difficili. Quello che era uno dei gioielli della preda bianconera ha visto la sua carriera ‘troncata’ nel 2020 da un grave infortunio al ginocchio. Era in prestito al Parma, lontano da casa… e gli cadde il mondo addosso. Ma ha ritrovato l’appoggio per rialzarsi, si è sentito calciatore tornato alla Salernitana e ora, seppure con pochi minuti, Fa parte della prima squadra della Juventus a 23 anni.

Caviglia, nel duello contro l’Inter.InstagramHNC.

“Sto leggendo ‘La montagna incantata’ di Thomas Mann, non ci vorrà molto per finirlo. Poi vorrei affrontare Dostoevskij cominciando da ‘I fratelli Karamazov’, finora ho letto solo alcune opere minori. Nel cinema la mia passione è Kubrik. Da anni si occupa di argomenti ancora di grande attualità: il mio preferito è Barry Lindon,” Continua.

Sto leggendo ‘La montagna incantata’ di Thomas Mann, non ci vorrà molto per finirlo. Poi vorrei avvicinarmi a Dostoevskij da “I fratelli Karamazov”

Hans Nicolussi Caviglia

Ma la passione per la cultura di Nicolussi Caviglia non finisce qui. Cerca di diffonderlo nello spogliatoio della Continassa… attraverso il suo ottimo rapporto con Moise Kean. Sono entrambi piemontesi e si conoscono da quando avevano otto anni. “Siamo molto vicini”. Guccini però non è riuscito a sfondare il fronte.

Caviglia con Moise Kean.

Caviglia con Moise Kean.InstagramHNC.

“Ho mostrato a Kean il ‘Don Chisciotte’ di Guccini… ma non l’ho convinto. Non l’ho ancora provato con altri, ma penso di poterlo fare. A Cambiaso, ad esempio, ho trovato una persona con cui mi trovo bene dentro e fuori dal campo, è serio e ha anche dei valori pari ai miei”, spiega. Tornando a Kean, un profilo ribelle che può scontrarsi con lui… Hans sostiene che i due si “completano” a vicenda. Ecco come lo racconta: “Siamo molto uniti. Lui ha quello che mi manca, scherzando potrei dire che è il mio lato forte e giocoso. “Abbiamo una profonda amicizia e sappiamo esattamente cosa farà l’altro e ci correggiamo a vicenda.”

Ho mostrato a Kean il “Don Chisciotte” di Guccini… ma non l’ho convinto. Non l’ho ancora provato con altri, ma penso di poterlo fare

Hans Nicolussi Caviglia

Ovviamente Hans Nicolussi Caviglia è una nota stonata in ‘Calcio’. Un calciatore, e una persona, diversa nel calcio di oggi. Lo è sempre stato, in realtà. “Mi chiamo? Hans? A papà, di origine cimbra e appassionato di cultura germanica, è piaciuto. La mamma, invece, è ligure e fa l’attrice… mentre mia sorella Mila vive in Olanda, dove fa la ballerina classico. Papà è una guardia forestale e io sono cresciuto in un piccolo paese con meno di 100 abitanti… a 1.600 metri di altitudine”, conclude.


La redazione vi terrà aggiornata nel caso vi siano altri aggiornamenti sull’argomento.



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