Serie A: Terremoto alla Juventus: si dimette il CdA e se ne va il presidente Agnelli

Serie A: Terremoto alla Juventus: si dimette il CdA e se ne va il presidente Agnelli

2022-11-28 22:45:37 Non si placano le voci a seguito dell’ultima notizia. Senza troppi giri di parole, andiamo subito al punto:

Il consiglio di amministrazione della Juventus si è dimesso in blocco. Alle prime indiscrezioni nel tardo pomeriggio sono seguite azioni ufficiali: il presidente Andrea Agnellisuo vice Pavel Nedvedsi sono dimessi in serata l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, in consiglio straordinario tenutosi alla Continassa e i soci Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood.

Ascolta l’episodio 11:

Il coinvolgimento dell’agenzia nella ricerca Prismaaperta dalla Procura di Torino per falso in bilancio, e le ultime denunce della Consob, che hanno portato alla revisione del progetto di bilancio da approvare e il rinvio dell’assemblea dei soci (ora fissata per il 27 dicembre) hanno portato alla decisione unanimi a fare un passo indietro.

Finisce una delle epoche di maggior successo del clubche dall’insediamento alla presidenza di Andrea Agnelli (19 maggio 2010) ha raggiunto, tra gli altri, il record di nove scudetti consecutivi.

La lettera di Agnelli

“Giocare per la Juventus, lavorare per la Juventus, un obiettivo: vincere. Chi ha il privilegio di vestire la maglia bianconera lo sa. Chi fa squadra sa che il lavoro duro batte il talento se il talento non lavora duro”. La Juventus è uno dei club più grandi del mondo e chi ci lavora o ci gioca sa che il risultato è frutto del lavoro di tutta la squadra”.

“Siamo abituati a vincere per storia e per DNA. Dal 2010 abbiamo onorato la nostra storia ottenendo risultati straordinari: lo stadio, nove campionati maschili consecutivi, il primo in Italia ad avere una serie Netflix e Amazon Prime, il centro medico, cinque campionati femminili consecutivi E ancora, l’affare Volkswagen (pochi lo sanno), le finali di Berlino e Cardiff (nostro grande rammarico), l’affare Adidas, la Coppa Italia Next Gen, il primo club a rappresentare i club nel Comitato Esecutivo UEFA , il museo e molto altro”.

“Ore, giorni, notti, mesi e stagioni con l’obiettivo di migliorarsi sempre in vista dei momenti decisivi. Ognuno di noi sa ricordare l’istante prima di scendere in campo: uscire dallo spogliatoio e girare a destra, una ventina scende con una grata in mezzo, altri dieci gradini e sei lì: “paura del palcoscenico”, è allora che sai di avere tutta la squadra con te l’impossibile diventa fattibile Bernabeu, Old Trafford, Allianz Arena, Westfallen Stadium , San Siro, Georgios Karaiskaks, Celtic Park, Camp Nou: dovunque siamo andati e quando la squadra era compatta non temevamo nessuno”.

Quando la squadra non è compatta lascia il fianco agli avversari e questo può essere fatale. In quel momento bisogna essere lucidi e contenere i danni: stiamo affrontando un momento delicato dal punto di vista societario e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme, dando la possibilità a una nuova formazione di ribaltare quella partita“.

Continuerò a immaginare e lavorare per un calcio miglioresupportato da una citazione di Friedrich Nietzsche: “E quelli che venivano visti ballare erano considerati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica”.

“Ricordati, ci riconosceremo a colpo d’occhio: siamo della Juve! Fino alla fine… Andrea”.


Non mancheremo di aggiornarvi in caso di ulteriori sviluppi sulla vicenda.



Vai alla fonte di questo articolo