Serie A: Turati, l’ultra portiere che (finalmente) ha affrontato la ‘sua’ Inter

2023-11-13 11:26:17 Non si sprecano commenti e polemiche in questi minuti sui social a proposito dell’ultima news riguardante la Serie A:
Riuscite ad immaginare un ultra della Curva Nord del Inter che, allo stesso tempo, è il portiere della Frosinone in serie A? Bene, questo è tutto Stefano Turati (Milan, 2001), ex portiere dell’Italia Under 21… e tifoso dell’Inter. Ieri ha affrontato per la prima volta la squadra del suo cuore mentre Nord gli cantava “Uno di noi” dalle retrovie del Giuseppe Meazza.
La carriera di Stefano Turati, durata pochi anni, è stata ricca di alti e bassi. Ben presto è apparso nella porta del Sassuolo come uno dei gioielli della loro preda e ha approfittato di una situazione bizzarra e piena di infortuni per esordire sul campo della Juventus contro Gianluigi Buffon. “Gigi mi ha detto che ero molto bravo”, ha riconosciuto dopo l’incontro. 2-2 dallo Stadium. Aveva 18 anni. “Ho dormito solo 3-4 ore quella notte, prima della partita”, ricorda.
Ma poi ha dovuto lasciare Reggio Emilia per guadagnarsi da vivere. Non ho minuti. E in Serie B li ho ritrovati. Prima la Reggina, poi il Frosinone. È stato il miglior portiere dell’ultima Serie B e ha comandato l’ascesa dei ciociari.
Ma la sua storia non finisce qui. A maggio, conseguita la promozione, va a Roma a vedere la finale di Coppa Italia tra Inter e Fiorentina… con la Curva. Allo Stadio Olimpico era a torso nudo. Godendo. Le telecamere lo hanno ripreso e il segreto è diventato virale.
“Il mio sogno è diventare capitano dell’Inter”, ammette… nello stesso momento in cui lo dice “Quando da bambino sono stato rifiutato, ho pensato di smettere. Volevo solo giocare lì”. Sua madre lo ha esortato a continuare a giocare a calcio e ha finito per eccellere. Ora brilla in Serie A difendendo il gol rivelazione della Serie A 2023/24… anche se non ha potuto evitare la sconfitta a Milano (2-0).
Il mio sogno è diventare capitano dell’Inter
“Ho lasciato l’Inter a 14 anni, preferivo restare al parco con i miei amici, soffrivo come un matto nel vederli partire. Preferivo andare con loro e divertirmi, non avevo quella voglia… una voglia profonda di fare il calciatore a tutti i costi ed è grazie a mia madre che sono arrivato qui, perché mi ha portato in campo . Sapete, un bambino su 10.000, 20.000 lo fa, ero convinto dentro di me che “se questi ragazzi non possono farlo, ovviamente non posso farlo neanche io”. Ricordo i litigi con mia madre, a 14 anni non ero poi così grande (di altezza, ndr). “Avevo paura di lei, mi è venuta a prendere e mi ha portato ad allenarmi.”il portiere racconta a ‘Cronache di Spogliatoio’.
Ho lasciato l’Inter a 14 anni, preferivo stare al parco con i miei amici, soffrivo da matti nel vederli uscire. Preferivo andare con loro e divertirmi, non avevo quella voglia… una voglia profonda di fare il calciatore a tutti i costi
Turati, inoltre, gode dell’essenza più pura del calcio: il collegamento erpice-attrezzatura. Dopo ogni vittoria è lui a condurre l’incontro con la Curva del Frosinone al Benito Stirpe. Un leader all’interno del gruppo. Un calciatore diverso e pieno di carisma.
Temperature altissime sul pianeta calcio. Ci saranno altri sviluppi? In caso affermativo vi terremo aggiornati come nostro solito!
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