Serie A: Weah segna già nel calcio come suo padre: “Voglio fare la storia come lui”

EIl 7 novembre 1999, contro il Venezia, George Weah ha segnato il suo ultimo gol con il Milan in Serie A. E 10.285 giorni dopo l’ultimo gol del Pallone d’Oro nel 1995 con i rossoneri, un altro Weah ha lasciato il segno nel ‘calcio’.

28 anni dopo, suo figlio Timothy ‘bagnato’ con la Juventus in disfatta (6-1) contro la Salernitana con la quale accedono ai quarti di Coppa. Un missile da lontano che chiude il set e segna il suo debutto alla regia in bianconero. “Mio padre mi ha detto di dare il massimo. Non mi impressiona” ha detto il 23enne nazionale statunitense. Superato l’infortunio alla coscia, Weah sta diventando sempre più importante nella squadra di Allegri dopo essere arrivato da Lille in estate.

Mio padre mi ha detto di dare il massimo. Non impressionarmi

Timothy Weah, giocatore della Juventus

“Sta crescendo e trovando il suo equilibrio dopo aver avuto qualche difficoltà”, ha detto l’allenatore italiano Ha iniziato nell’ultima giornata di Serie A contro la Roma (1-0) da esterno. Ha giocato così anche dalla panchina contro Frosinone (1-2) e Genoa (1-1). “La sua versatilità lo ha reso un giocatore a tutto tondo”, ha sottolineato il club italiano di un Weah che ha rallentato la sua posizione sin dal suo inizio.

Nel nome del padre

Ora l’ex giovanile del PSG, che ha giocato nel Celtic e nel Lille, si sta facendo largo nella ‘Vecchia Signora’ con la quale ha già giocato 14 partite. “Arrivare alla Juventus è stato molto semplice e ho accettato subito la proposta. Il mio obiettivo è provare a fare la storia in questo grande club, di cui mio padre, che mi ha sempre sostenuto, è un fan, anche se è solo una coincidenza”, ha confessato dopo aver concluso la sua firma. Timothy sta realizzando il sogno dell’ex presidente della Liberia. In nome del padre.