Tebe proporrà ai club di strappare gli arbitri alla RFEF

Il presidente della Liga metterà sul tavolo quell’idea nell’Assemblea straordinaria convocata in occasione del caso Negreira

È una battaglia difficile e di lungo respiro, visto che il Diritto Sportivo consacra l’integrazione del collegiale negli organi federativi

L’idea non è nuova, girava da tempo nella sua testa e in quella dei suoi collaboratori. Ma è ora, nella foga del caso Negreira, che Javier Tebas ha deciso di mettere sul tavolo dei club per iniziare una battaglia per liberare il arbitri della Federcalcio spagnola reale. Lo farà, come ha appreso EL PERIÓDICO DE ESPAÑA, del gruppo Prensa Ibérica, nell’Assemblea Straordinaria convocata da LaLiga per il 15 aprile.

Thebes ritiene che separare gli arbitri dalla RFEF contribuirebbe a consacrarne l’indipendenza. Il presidente della Liga e i suoi collaboratori hanno sempre capito come un malfunzionamento del sistema Comitato tecnico degli arbitri dipende esclusivamente dalla RFEF e che lo faccia anche l’organo che vigila in prima istanza sulla correttezza o meno delle proprie decisioni, la Commissione Concorrenza.

È più che prevedibile la maggior parte dei 42 club della Liga dà il proprio benestare a Tebas per combattere quella battaglia. Certo, Real Madrid e Barcellona no. Il problema per la volontà di Tebe è che mettere in pratica questo approccio è, oggi, quasi una chimera.

Che cosa dice la legge?

La nuova legge sportiva, approvata da Congresso e Senato poco prima di Natale, stabilisce all’articolo 46.3 il rapporto tra le federazioni e gli arbitri di ogni sport: “Deve comprendere [en los estatutos] l’organo di governo e la gestione dell’arbitrato delle competizioni ufficiali quando la corrispondente federazione internazionale lo richieda. Detto organismo dipenderà esclusivamente dalla rispettiva federazione sportiva spagnola quando così derivino dai regolamenti emanati dalle rispettive federazioni internazionali”.

In questa linea, lo statuto della FIFA, all’articolo 14.1, sezione ‘g’, include tra gli obblighi delle federazioni affiliate quello di “creare una commissione di arbitri direttamente subordinata alla federazione membro”che in pratica lascia a rischio il desiderio di ciascuna federazione che l’organo di governo degli arbitri dipenda da qualcuno diverso da loro stessi.

Il modello arbitrale del Premier

LaLiga è impostata come riferimento nel modello della Premier League. In Inghilterra, dalla professionalizzazione degli arbitri nel 2001, L’ente che gestisce le squadre arbitrali è gestito dalla Federazione inglese, la premier League e la Football League inglesel’organizzatore delle tre categorie al di sotto di quella principale.

La differenza è che quell’organizzazione è stata creata con l’accettazione e la partecipazione attiva della Federazione inglese. Qualcosa che in nessun caso accadrà in Spagna, almeno finché Luis Rubiales continuerà a essere il presidente della RFEF. Da Las Rozas hanno sempre difeso che l’attuale modello arbitrale è positivo e ovviamente non cederanno a Tebe una competizione che le leggi spagnole e calcistiche sanciscono come loro.

Le spiegazioni di Laporta

Nell’Assemblea Straordinaria in cui si discuterà di questo tema, si prevede inoltre che le società diano il via libera all’attuazione, a partire dalla prossima stagione, del fuorigioco semiautomaticoscelto come opzione per il concorso di arbitrato video lanciato dalla RFEF la scorsa settimana.

LaLiga aspira anche a quel conclave per Joan Laporta offrire spiegazioni al resto dei club, ma presumono che il presidente del Barça, che ha chiesto le dimissioni di Tebas, non si presenterà e non contano nemmeno sul presidente del Real Madrid, Florentino Pérez, per farlo. Club, tra l’altro, che non si è ancora presentato come procura privata nel caso Negreira, nonostante lo avesse annunciato più di tre settimane fa.