TS – cosa dice la Giustizia Sportiva
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2025-01-31 12:46:00 Riportiamo quanto pubblicato poco fa da Tuttosport:
MILANO – Inter e Milan si costituiranno parte civile nei processi contro gli ex capi ultras di San Siro. I procedimenti, nati dall’inchiesta “Doppia Curva” che ha portato finora all’arresto di 19 persone, proseguono su binari paralleli: il 20 febbraio è previsto il dibattimento per i tre imputati che hanno chiesto il giudizio immediato. Il 4 marzo, davanti al gup Rossana Mongiardo, toccherà agli altri 16 – tra cui Marco Ferdico e Andrea Beretta per la Nord e Luca Lucci per la Sud – che hanno scelto il rito abbreviato. La scelta di Inter e Milan è la naturale conseguenza del procedimento di prevenzione attivato mesi fa da parte della Procura milanese. Già a settembre il procuratore Marcello Viola aveva definito i club come «soggetti danneggiati» dai reati di cui sono accusati, a vario titolo, i soggetti coinvolti nell’inchiesta. La mossa delle società, oltre all’eventuale risarcimento del danno, rappresenta un netto segnale di presa di distanza da un certo tipo di tifoseria organizzata. È il modo di recidere in via definitiva eventuali affinità che, dall’ordinanza del Gip di ottobre, facevano descrivere l’Inter in una «situazione di sudditanza».
Il punto sta proprio qui: la costituzione come parte civile ha un suo peso a livello penale e anche sociale, ma a livello di giustizia sportiva non sposta più di tanto. In un certo senso, lo ha ricordato, a margine del consiglio federale, anche il presidente Figc Gabriele Gravina: «È una mossa che rientra nelle loro prerogative ed è giusto che lo facciano, è giusto che possano tutelare i propri interessi. Nel contempo, c’è una valutazione della nostra procura federale e vedremo cosa ne verrà fuori». Chiné, infatti, continua a studiare gli atti trasmessi da Milano: l’incartamento ricevuto non è ancora completo e si limita al materiale ostensibile, perché le indagini dei pm proseguono su altri filoni, ma è sufficiente per poter lavorare. Nelle prossime settimane, il procuratore Figc ascolterà alcuni dei tesserati chiamati in causa, a partire dall’allenatore interista Simone Inzaghi – che di recente ha spiegato di aver chiarito ai pm la propria posizione e di essere tranquillo – e dai giocatori, tra cui Calhanoglu e Calabria. L’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva punisce i tesserati che intrattengano rapporti con la tifoseria organizzata: non sono da escludere squalifiche, anche se realisticamente di durata limitata. Gli stessi club potrebbero essere chiamati in causa a titolo di responsabilità oggettiva – rischio multa – e dovrebbero dimostrare di aver adottato tutte le precauzioni atte a evitare affinità vietate. © RIPRODUZIONE RISERVATA
I rischi a livello sportivo
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