Tuttosport – il paese a doppia morale
2024-09-17 09:56:29 Arrivano conferme da TS:
Dal re delle plusvalenze al losco plusvalentificio
Va così per tutto, dalle telefonate per parlare di arbitri con i designatori – vietatissime nel 2006 ma molto più tollerate nel 2011 e poi dai, “i toni sono diversi” – alla pubblica valutazione delle plusvalenze: un giorno chi ne realizza di più è celebrato dalle cronache come “il re delle plusvalenze” e un altro, solamente pochi anni dopo, se ne fai tante diventi il losco promotore di un sistema criminoso, di quel plsuvalentificio che poi porta Iling, Mota, De Winter e compagnia a essere protagonisti in serie A. Va così per la sbandierata necessità di una sollecita tempestività della giustizia sportiva nel caso Juventus da parte di Procura sportiva e media, tramutatasi in un paio d’anni una calma serafica e ponderata riflessione prima di muovere qualche passo.
Va così, ci mancherebbe, per il delicato tema delle infiltrazioni delle curve, che in realtà riguarda l’ordine pubblico e non una sola società ma alcuni anni fa ha rappresentato l’ennesimo pretesto per infangare la Juventus, sui giornali e perfino in Commissione Antimafia, attaccando targhette che poi non riesci più a levare, o magari l’obiettivo era proprio questo. Non so se anche altrove vi siano storie analoghe ma dubito che procure e media siano così ondivaghi e si spalleggino tra loro, con una sorta di partnership in cui io do a te le intercettazioni e tu dai a me i titoloni, un giorno rapidi e implacabili, quello successivo ponderati e garantisti. Non so se in quei paesi il racconto del calcio e la sollecitudine della giustizia sportiva vengano modificati radicalmente fino a essere ribaltati a seconda delle squadre e dei momenti. Ma da noi, nel paese della doppia morale, va da tempo così.
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