Tuttosport – pronte le alternative di Giuntoli
2024-06-20 19:05:16 Continuano i commenti sui social a seguito dell’ultima notizia riportata da TS:
TORINO – Petali rossi e spine: la “rosa” di una squadra si chiama così mica per niente. Adrien Rabiot e Federico Chiesa, oggi, appartengono alla categoria delle situazioni spinose. Tra i giocatori di peso nell’organico della Juventus, per cifra tecnica e per incidenza a bilancio, sono i due dal futuro più incerto. In scadenza rispettivamente tra una settimana e tra un anno, entrambi hanno ora smesso la maglietta bianconera per indossare quella della propria Nazionale a Euro 2024, obiettivo collettivo e, insieme, vetrina personale. Con la concreta prospettiva di scoprire prima la vincitrice della finale di Berlino che il loro destino nella stagione che verrà.
Rabiot: “Motta non è determinante per il mio futuro”
Rabiot, in tempi non sospetti, aveva in realtà assicurato di voler dare una direzione al proprio domani prima di partire con la Francia. E invece. “E invece c’è stato poco tempo per riflettere tra la fine della stagione con la Juventus e l’inizio dell’avventura con i Bleus – ha confidato ieri dal ritiro dei transalpini –. Ora voglio concentrarmi solo sull’Europeo e mettere in secondo piano il resto: quello che mi piacerebbe fare in futuro lo tengo per me, ma non sono preoccupato da questo aspetto”. Anche perché nel frattempo, a Torino, è stata ufficializzata in qualità di tecnico una sua vecchia e gradita conoscenza.
“Thiago Motta è davvero un ottimo allenatore: ha fatto grandi cose da quando allena in Italia e lo conosco bene per aver condiviso con lui lo spogliatoio al Psg per tante stagioni – ha proseguito Rabiot, lungo il sottile filo dell’equilibrio –. Ma la sua nomina non sarà determinante per la mia scelta: lui ha la sua carriera e io la mia. Vedremo”. Vedrà soprattutto Giuntoli, che però non ha intenzione di attendere all’infinito e sta già sondando piste alternative. La proposta a Madame Veronique, un prolungamento da due stagioni più una terza opzionale a circa 7,5 milioni a stagione (potendo beneficiare ancora delle agevolazioni del Decreto Crescita) è stata recapitata, in attesa di un responso che si è via via allontanato verso l’orizzonte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA